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MONTEMURRO

 


Il paese è situato su un dosso alla sinistra del fiume Agri. Le sue origini risalgono al periodo della distruzione di Grumentum, quando i profughi di questa città cercarono riparo nel territorio della Val d'Agri. Il territorio, come è stato dimostrato dalle scoperte archeologiche, era abitato già dai tempi antichi. Nel 1984, in località Fosso Concetta, sono state rinvenute alcune tombe risalenti al IV sec. a. C. nelle quali sono state trovate monete e vasellame dipinto. Il nome sembra aver avuto origine da Castrum Montis Murria, trasformato successivamente in MONTEMURRO. Nel medioevo, il paese, fu sede di una comunità basiliana e nel 1065 fu donato dal conte di Montescaglioso al vescovo di Tricarico. Appartenne ai Sanseverino, ai principi Carafa di Stigliano ed infine nel 1633 venne acquistato dagli Ursoni e nel 1722 dal duca Andreassi. Il paese partecipò ai moti del 1820 e del 1848, avendo due instancabili animatori quali Nicola e Giacinto Albini. Quest'ultimo infatti proclamò l'8 settembre del 1860, la caduta dei Borboni e l'Unità d'Italia. MONTEMURRO fu sconvolto dal terribile terremoto del 1857, che causò notevoli danni portando alla morte moltissime persone. Nel 1907 una frana colpì il paese che costrinse molti abitanti ad emigrare verso i paesi del nord Italia e del sud America. Di interesse storico ed artistico sono la chiesa e il convento francescano di Sant'Antonio, del 1635, situati nella parte alta del paese. Del convento si ammira un'ampia facciata seicentesca, mentre all'interno sulle pareti appaiono vari affreschi riproducenti episodi della vita di Sant'Antonio e di San Francesco. Nella chiesa si conservano una cornice lignea con tela datata 1666, un quadro del 1700 raffigurante la Natività ed una Pietà del 1800. Interessante è¨ anche la chiesa parrocchiale dedicata a Santa Maria Assunta, nel cui interno sono conservati un crocifisso ligneo del XVII sec. ed alcune tele della seconda metà del 1600. Per le vie del centro storico si ammirano portali litici di palazzi nobiliari appartenenti alle famiglie Albini, Imperatrice e De Fina.
MONTEMURRO ha dato anche i natali al grande poeta Leonardo Sinisgalli. A poca distanza dall'abitato vi è il Santuario della Madonna di Servigliano, la cui statua, la seconda domenica di maggio, viene portata in processione al Santuario dove vi resta fino al secondo sabato di settembre per essere riportata nuovamente al paese. In località Pietra Laccata vi è un'area boschiva ricca di vegetazione dove una sorgente di acqua freddissima sgorga da una pietra spaccata che da il nome al posto. Il territorio è circondato da suggestivi boschi dove nel periodo autunnale si possono raccogliere castagne e varie specie di funghi. Diffuse sono le piantagioni di olivo dalle quali si ricava un ottimo olio. Praticato è l'allevamento degli ovini e soprattutto delle capre maltesi dal latte delle quali si ricavano gustosi formaggi. Negli ultimi tempi, sul territorio sono stati scoperti, come negli altri paesi limitrofi, alcuni giacimenti di petrolio.
 

A.P.T. Basilicata          

 


 

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