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i Conventi a Tursi


Anticamente erano in Tursi due fiorentissimi Conventi, uno di Francescani e l'altro di Cappuccini, situati su collinette poco distanti dal paese. Il primo dedicato a San Francesco d'Assisi, fu fondato nel 1441 dal Conte di Tursi Nicola e fu dotato dei beni di Possidonio Rota e di suo figlio Francesco, entrambi dottori della città di Tursi. Nel 1609 divenne, per ordine del Cardinale Pompeo d'Aragona, protettore dei Francescani e del P. Angelo di Aversa Vicario Generale Seminariumphilosophiae. S. Theologiaie et omnium liberalium artium (Registrum Bullarum Provinciae) 1866, e passato al Comune, fu acquistato dall'arcidiacono della Cattedrale Mons. Danielo Virganllita il quale lo restituì all'Ordine Serafico. Rimase aperto per una decina di anni e poi fu soppresso dai superiori dei Francescani. Il secondo, il Convento dei Cappuccini fu fondato nel 1568, come risulta dal Bollario dei Francescani. Acquistato anch'esso da Mons. Arcidiacono Virgallita fu da questi ridotto a locale per il Seminario Diocesano il quale stava prima dell'antico e angusto abitato accosto alla Cattedrale. Fu inaugurato nel 1899 da Mons. Puja in mezzo all'entusiasmo della Diocesi intera che il Semunario riponeva tutte le sue speranze per l'avvenire; e, durante l'episcopato del detto Ecc. Vescovo, infatti il Seminario di Tursi, retto dal Canonico Teologo Paino, in seguito Arcivescovo di Messina, assurse a grande splendore dal quale però decadde ben presto. Attualmente nell'edifizio vi risiedono i ragazzi della Fondazione Exodus mantenendo vivo il luogo.

da "Anglona e Tursi" di Salvatore Di Gregorio            


 

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