PINO GENTILE
 - La Città delle scale
 

- Capitolo XIX -


CITTA' IN CONTROLUCE

CITTA' IN CONTROLUCE

 

Il presidente Giuseppe Bitetti con Christian Barnard

Susanna Agnelli ripresa nel teatro F. Stabile di Potenza

Premio Universum “Giovanni XXIII”

 

Ha ventinove anni tutt costellati di successi e grandi soddisfazioni: ci riferiamo al “Premio Universum 2002”, organizzato dal Centro di Solidarietà “Giovanni XXIII”, presieduto dall’avvocato Giuseppe Bitetti.

A ricevere la preziosa statuetta del Mercurio, sono stati chiamati sul palco (dalla giornalista Loredana Costanza), Maria Pia Fanfani, simbolo del volontariato nazionale, Corrado Manni. Professore emerito di anestesiologia e rianimazione dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma.

 

Don Oreste Benzi, il benemerito sacerdote, sempre pronto ad aiutare gli emarginati.

 

I personaggi premiati negli anni precedenti sono: i Presidenti della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi e Sandro Pertini; i “Nobel” Rita Levi Montalcini e Carlo Rubbia; i Chirurghi: Christian Barnard e Michael De Bakey; gli Attori: Michele Placido e Giulietta Masina; lo scrittore Giacomo Manzù; i giornalisti Arrigo Levi e Bruno Vespa; il filosofo Nicola Abbagnano; i registi Mario Monicelli e Lina Wertmuller; l’oncologo Umberto Veronesi; il ricercatore Luca Montagnier; il governatore della Banca d’Italia Anobio Fazio; i giuristi Giovanni Conso e Vincenzo Caianello; l’editore Giovanni Einaudi; i pittori Renato Guttuso e Salvatore Fiume. Si tratta di nomi “eccellenti”, che hanno dato lustro all’Italia nei diversi settori di attività. Fra essi Christian Barnard, il grande cardiologo che effettuò il primo trapianto di cuore al mondo, la cui scomparsa, avvenuta il 18 settembre 2001, ha destato commozione e rimpianto anche nella nostra città dove è stato insignito del “Premio Universum” in una delle sue prime edizioni.

 

 

 

 

Centro Storico “Amici dell’Arte”

 

L’ Associazione Culturale Centro Storico “Amici dell’Arte”, 23 anni di vita, ha organizzato ben 36 manifestazioni culturali, svoltesi tutte due volte volte all’anno, inserendosi nel “Maggio Potentino” e nelle iniziative delle festività natalizie.

Un momento dell'attività del sodalizio culturale. Al microfono Michele Ascoli

Si tratta di una realtà che, nell’itinerario delle iniziative del “Maggio Potentino”, ha un suo preciso ruolo esplicitato da una rassegna pittorica ed una serata di poesie. Fondato da Giuseppe D’Onofrio, presidente del centro socio culturale sino al 1996 e poi presidente onorario, il Centro Amici dell’Arte prosegue la sua attività sotto la guida del presidente Vincenzo Russo.

Il sodalizio potentino continua la sua attività grazie alla passione di un gruppo di persone di diversa estrazione sociale che fa dell’espressione culturale uno dei momenti pregnanti della quotidianità.

 

Fra i pittori impegnati troviamo: Addamaniano Natale, Altieri Ninetta, Balsamo Lucia, Borghini Alfredo, Caivano Giusy, Ciufo Rosaria, D’Auria Amalis, D’Onofrio Giuseppe, Laguadia Daniele, Laurino Antonio, Leone Cinzia, Lucente Salvatore, Mecca Donato, Montagnoli Antonella, Nicastro Domenico e Giampiero, Nicastro Enrico, Papa Noviello Giorgio, Pepe Maria, Polese Guido, Russo Marcello, Russo Betty, Santacroce, Santarsiero Angiola, Stefanutti Dorino, Zaminca Patrizia.

 

Sculiori: Balsamo Lucia, Di Muro Gerardo, Figliuolo Antonio, Losasso Carmine, Pisani Michele, Tedesca Angelo, Viola Francesco.

 

Poeti:  Ambrogio Cesira, Margiotta Isabella, Tortorella Olga, Pontillo Giusi, Santoro Lucia.

 

Piccoli Artisti: Paccione Potito, Nicastro Ivo, Nicastro Salvatore, Simonelli Rosaria.

 

Nel team del Centro Storico Amici dell’Arte di Potenza, ci sono anche l’avvenente attrice Isabella Urbano, il fine dicitore Michele Ascoli, il giovane maestro di musica Antonio Cinefra. Il sodalizio culturale potentino, ha intanto rinnovato i ranghi il 2 aprile 2003. Si volta pagina. Una giovane donna assume ora la presidenza dell’Associazione Centro Storico “Amici dell’Arte”; si tratta della signora Lucia Santoro, che esprime la continuità, essendo parte integrante di questo movimento culturale. Una sfida importante da vincere, che presuppone un sostanziale impegno per poter coinvolgere “nell’impresa culturale” Enti locali, scuole, Pro Loco, Associazioni Culturali e dintorni. Un compito intrigante, non facile da assolvere, attende il nuovo presidente Lucia Santoro, che si avvarrà comunque dell’apporto di un team assai agguerrito, omogeneo nel programma tracciato e nelle intenzioni. Del nuovo direttivo fanno parte: Francesco Viola, vice presidente; Canio Leone, segretario; Angelo Telesca, tesoriere; Gerardo Di Muro, Michele Pisani, Domenico Nicastro, questi ultimi tre componenti del Collegio dei Sindaci.

 

 

 

 

“Storie di carta storie di pietra”

 

Da sinistra: don Gerardo Messina, Lucio Attorre, Lucia Santoro, Isabella Urbano

Don Gerardo Messina, profondo studioso di storia locale, ha scritto numerosi saggi, fra cui spicca “Storie di carta storie di pietra” con il quale ha vinto, nel 1980, la nona edizione del Premio Letterario Basilicata, manifestazione di grande spessore culturale organizzata dal Circolo “Spaventa Filippi” di Potenza. “Attraverso una documentazione archeologica ed archivistica, si legge nella motivazione della competente Commissione del Premio Basilicata, don Gerardo Messina raggiunge risultati di significato positivo nell’ambito della complessa questione delle origini della Potenza romana e medioevale e dello svolgimento, nel corso dei secoli, delle chiese potentine. Il Messina non si è limitato a riscrivere la storia di Potenza sulla base della tradizione storiografica edurita, ma ha affrontato il suo tema attraverso i dati di una documentazione non ancora utilizzata e con un criterio storiografico che non si esaurisce nel parametro del localismo, ma tenta, pur con alcuni limiti, di inserirsi negli interessi più attuali connessi alla ricerca della genesi e delle motivazioni degli insediamenti umani”.

 

 

 

 

E una giovane cantante lirica potentina

 

Marika Lavieri, all’ ombra del Vesuvio vuol vincere la sua sfida

 

“È la prima volta, confida Maria Micaela, in arte Marika Lavieri, che mi sottopongo al tiro incrociato delle domande di un cronista: lo faccio con molto piacere perché si progredisce confrontandosi con gli altri, in questo caso con l’intrigante mondo dei mass-media”.

 

“Sono nata a Potenza il 23 aprile 1974, sottolinea Marika, ed ho fatto la spola con la città di Napoli dove ho conseguito la laurea in giurisprudenza da due anni a questa parte presso l’Università “Federico Il”. Subito dopo ho iniziato a studiare canto con la signora Elisabetta Fusco, ex docente del Conservatorio S. Pietro Majella di Napoli (un riferimento non casuale perché nello stesso Conservatorio partenopeo è cresciuto il Maestro di musica Francesco Stabile, potentino, cui è intitolato il Teatro omonimo di Potenza n.d.r.) una passione che ho cominciato a coltivare sin dall’età di tredici anni. Conciliare lo studio di cantante lirica con la professione di avvocato (a Napoli frequenta uno studio legale associato, mentre a Potenza svolge la pratica formale nel proprio studio n.d.r.), non è facile per davvero. Un autentico lavoraccio. Però bello, coinvolgente”.

 

La lirica è un "maledetto gioco" o intendi andare avanti per affermarti in questo suggestivo e grande mondo?

 

“Non è un gioco, anzi. È una cosa molto seria, invece. Che mi prende tutta. Intendo andare avanti dopo aver fatto tanti sacrifici, vinto paure e diffidenze, a cominciare da quelle manifestate all’inizio dai miei genitori. Sul loro “consenso” ha certamente influito un episodio di tanti anni fa: ascoltavo alla radio un cantante lirico e, presa dall’istinto, cominciai ad imitarlo. Evidentemente l’imitazione mi riuscì così bene da richiamare l’attenzione dei miei genitori che accorsero nella stanza manifestando perplessità per la fonte della voce. Era la mia o quella proveniente dalla radio? L’interrogativo li “prese” forte ma cominciarono a capire che in casa avevano un’artista in erba, da non prendere sotto gamba!”

 

“Non posso che andare avanti nella direzione che ho scelto prosegue Marika, anche se, al momento, continuo a dibattermi fra lo studio legale e il Conservatorio.

Ritengo che, alla fine, prevarrà la ragione del cuore. Perché la lirica rappresenta la fusione fra pezzi di teatro e musica, un fatto questo che ti consente di entrare in stretto rapporto con grandi famosi personaggi perché la rappresentazione lirica è un momento catarchico dove l’artista fa dono agli spettatori di quello che ha dentro. A Napoli svolgo costantemente attività concertistica, dopo le esperienze vissute, nel 1995, al concorso nazionale di Bacoli, dove mi classificai fra le finaliste, e, il 23 dicembre 2002, a Potenza, nella suggestiva cornice del Teatro “F. Stabile”.

 

Vivo una esperienza bellissima, che mi affascina e travolge. Forse sono una ragazza d’altri tempi, l’ultima romantica...

 

All’ombra del Vesuvio di Napoli voglio però vincere la mia scommessa, anche se sono consapevole del fatto che non sarà facile. Temo delusioni che potrebbero affacciarsi sulla mia strada, ma, non lo dico per piaggeria, ho il temperamento giusto per affrontare eventuali “tempeste future”, sempre dietro l’angolo nella lirica, come in altre attività della vita”.

 

Sin qui Marika Lavieri, che dimostra spontaneità, capacità di aderire alla vita e di accettarla nelle sue leggi crudeli e nelle sue svolte improvvise.

 

Pino Gentile

 

(intervista telefonica giugno 2003)

 

 

 

 

[ Mailing List ] [ Home ] [ Scrivici ]

 

 

.