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BREVI CENNI SULLA LUCANIA

 

Regione che si estende sui declivi tributari del golfo di Taranto, nonché sui bacini superiori dell’Qfantò e del Sele; si affaccia al Tirreno lungo il golfo di Policastro. La superficie, prevalentemente montagnosa, è di 9.987 kmq.

Confini:

a nord Campania e Puglia; ad est la Puglia; a sud il golfo di Taranto e la Calabria; ad ovest il Tirreno e la Campania. E’ attraversata dai fiumi: Sinni (101 km.); Agri (136); Basento (149) e Bradano (167), che sboccano nel mare Jonio. Dal 6 dicembre 1926 divisa nelle province di Matera e di Potenza, quest’ ultima capoluogo. Abitanti 627.586 al censimento del 1951.

E’ una regione assai antica e storicarnente importante. Gli storici sono un po’ tutti d’accordo circa le sue origini, in particolaré su quanto affermato da Cesare MOLPICA, che sembra la versione più esatta: « Nazione antica e potente era la Sabinia. Confinava col Velino, il Tronto e Aterno. Poi si estese fino alla Nera, al Tevere e al Teverone. Fissarono le frontiere a nord - est a piano del Piceno e all’est a piano dei Vestini, dei Marsi e degli Equi, a sud a piano del Logio, mercé l’Aniene, all’ovest a piano dell’Etruria. Poi fu sottomessa dai Romani e divenne la tribù rustica col nome di Sergia.

Ai tempi preistorici una schiera di Sabini entrò nel paese degli Osci che, col nome di Saturnia, si estendeva tra due golfi: Lametico e Scilletico, là dove suonò per la prima volta il nome d’ Italia. Questi avventurieri formatisi in separata società, in memoria della loro patria, si dissero Sabelli, piccoli Sabini. Essi sono quei medesimi che poi i Greci chiamarono Sannitae e i Romani Samnites. Quali fossero le loro gesta nessuno può dirlo. Sappiamo che estesero tanto il dominio che fu forza dividere lo stipite principale in Sanniti Pentri, Sanniti Irpini e Sanniti Gaudini, dal grembo dei quali nacquero altri popoli. Per la cresciuta popolazione la nazione spedì una colonia in cerca di una nuova terra. Formata da giovani forti e ardimentosi la schiera si spinse nella Enotria, che si estendeva dal Silaro al Bradano, dal Lao al Sibari. Erano stati forti un tempo gli Enotri. Guidati da Italo avevano debellato gli Osci o Ausoni, e da lui dotati dileggi e civiltà, addestrati alle arti e agricoltura avevano dato nome al loro Re e alla regione conquistata, estendendola fino al golfo di S. Eufemia (Lametico) e di Squillace (Scillitico), nonché poi si estese fino al Bradano col Lao e fino alla costa del mare Jonio e Siculo. Questi principi ebbe quel nome d’Italia, che poi doveva diventare la regina della civiltà e la maestra delle genti.

Fra gli Enotri adunque pose stanza la Sannitica falange. Venire e’ vincére fu una cosa sola per essa. Popoli snervati cedettero il campo ai figli di un popolo forte. Molto sudaron pérò per non essere alla loro volta vinti dai Greci e per stabilire la novella società col nome di Lucania ». (1)

Cosa valesse significare il nome di Lucania? Gli storici Strabone, Antonini, Magnoni, Rogodei ed infine Racioppi non si sono mai trovati d’accordo sui vari presunti significati di tale appellativo. Infatti: qualcuno ritiene che derivi da « Lucino », duce dei primi abitatori; qualche altro da « Lupo » o « Lupaia », essendo zona anticaménte infestata da lùpi; altri da  « Luce », per la chiarezza delle sue argille ed altri ancora da « Lucus » (bosco), siccome era zona ricca di boschi. Alla fine, però, appoggiano l’idea che Lucania voglia significare « terra orientale », in quanto per i Sanniti era posta ad oriente, cioè dalla parte della stella « Lucifero ». (2)

Verso il nono secolo prese nome di Basilicata dal capitano dell’esercito Greco-Bizantino Basilio BUGGIANO, il quale cambiò anche il nome della Daunia in quello di Capitanata (3), motivo per il quale i Lucani non sono tanto entusiasti del nome che porta la loro regione.

Alla fine del 3° secolo a. C. fu conquistata dai Romani, divenne la terza regione d’ Italia nella partizione augustea. Fece parte del regno di Odoacre, di quèllo degli Ostrogoti e di quello dei Longobardi, come territorio del ducato di Benevento. La dominazione franca; instaurata da Carlo Magno, fu più nominale che effettiva. Nei secoli 11° e 12° fu conquistata progressivamente dai Normanni, quindi venne a far parte di quel regno unitario dell’Italia meridionale, del quale seguì le sorti fino alla unificazione d’Italia. Fu ridato l’antico nome di Lucania dal 1982 al 1945.

 

(1) MOLPICA C. La Basilicata, Napoli, 1847, pagg. 46 e 47.

(2) RACIOPPI G. Popoli della Lucania e della Basilicata, Roma Lescher, 1989, voi I, pag. 6.

(8) MOLPICA C. op. cit., pag. 49.
 

 

nota

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