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Come Pierrot

- Poesie -

Rachele Zaza Padula
 

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Ad un giovane disincantato

Non rinunziare al sogno,
coltivalo, nutrilo con amore.
I sogni sembrano lontani
ma la vera sconfitta
è abbandonarli.
Pare impossibile
che da un seme interrato
nasca una pianta rigogliosa,
ma la cura di esso
compie il miracolo.
 


La septem punctata

Che animale grazioso la coccinella!
Ho già cantato “la septem punctata”
in un’altra poesia,
ma sempre mi seduce
l’eco di lontane credenze
che risveglia in me.
 


19 dicembre

I contadini vendono il mirto e il vischio
a mazzetti nelle strade in fermento.
Anche l’agrifoglio. Uno strano sentore
di festa grande s’allarga e mi prende;
fili d’oro e d’argento coronano
i portoni e i negozi di Via Pretoria.
Ritorno alla casa del padre
quando attorno al presepe si legavano
gli affetti e i progetti della mia famiglia.
Il Natale per me è nei ricordi antichi.
 


Il pettirosso

Oggi un sole inatteso
con i tiepidi raggi attenua
il gelo dei monti innevati.
Il mio cuore è triste
al vento di tramontana.
Un pettirosso infreddolito si ferma
sul davanzale della
finestra
picchietta i vetri incurante di me
che ammiro la sua eleganza.
Al vederlo un grato
sorriso m’increspa le labbra.
 


Il fiore

Calando la sera il fiore
si chiude al respiro dell’aria
nel calice profumato
né sa se mai i suoi petali
si riapriranno al sole.
… possa anch’io chiudermi al mondo
ignara senza l’invito del domani.
 


L’aldilà

Siamo soliti dire “nell’aldilà”
alludendo al fatale trapasso
da questa vita. E ne temiamo
l’assetto il buio e l’ombra.
Perché non fingerci un mondo
soave di giardini in fiore di merli
canori di prati perlati di rugiada?
Nessuno sa come sia.
 


Il conto

Ringrazio Iddio per le ore
e i giorni della mia vecchiaia.
C’è però qualche mattino
nelle prime ore dell’alba
quando il sole fatica a
vincere le nubi
che il conto mi sfugge
nel vuoto dei pensieri.
 


A Teodosio

La mia schiena fragile
per età e costituzione
ha un mago che la ripara
(come un gommista le ruote).
È Teodosio, il mio fisioterapista,
che nel nome ha il suo destino.
Con le mani preziose
scioglie i muscoli
induriti dal tempo
ed io mi fingo volteggiare
sulle note di un valzer viennese.
 


Estate

L’estate trionfa di colori.
Le stoppie gialle e i rossi papaveri
coprono i campi pronti all’aratura.
Torna, però, la paura delle ombre
quando le creature della notte
ci inquietano con i loro versi.
 


Giorno di visita

Oggi è giorno di visita
nella casa di riposo.
Tanti ospiti dimentichi del passato
stranieri all’oggi vivono
in una dimensione eterea.
Forse la felicità
è nella loro evanescenza.

 


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