Il tempo si è fermato per l’antica bottega
del lapicidi
La bottega dei lapicidi maestri Rispoi, posta tra
le mura del centro storico di Potenza ai cosiddetti “Giardinetti”, attuale
Corso XVIII Agosto, luogo che annovera tante antiche tradizioni artigianali
perché, un tempo, vi erano numerose botteghe di fabbri, falegnami, marmisti,
ma, soprattutto, questo luogo ricorda l’antica fornace di Falcitelli che
realizzava manufatti in terra cotta ed era posta nel luogo dove oggi è
ubicata la sede del Banco di Napoli.
L’ attività delle botteghe artigiane, nella loro
globalità produttiva, davano l’autonomia alla comunità; oggi, infatti, al
posto delle antiche botteghe, scrive il noto scultore potentino Giuseppe
Pietrafesa, si possono ammirare le eleganti vetrine di negozi ed è proprio
in questo moderno contesto che spicca con maggiore evidenza la bottega dei
lapicidi Rispoli con la sua originale struttura che ci racconta anni di
attività tracciati dallo scalpello di questi maestri che, da tre
generazioni, hanno rispettato con grande dignità professionale quella
vecchia bottega con schemi figurativi che compongono l’arte plastica,
contenuti artistici questi, che affioravano in tante altre antiche botteghe
esistenti a Potenza.
Ricordiamo il fabbro Gerardo Messina, le cui opere
sono ancora oggi visibili sui balconi del centro storico di Potenza ornati
da ringhiere in ferro battuto e dove sono evidenti le iniziali del maestro;
il famoso fabbro Catenazzo, il bravo maestro Gerardo Albano, autore di
numerose opere in ferro battuto come il bellissimo lampadario posto nella
Chiesa della SS. Trinità di Potenza, un maestro ebanista ed intarsiatore
Enrico Ricciuti, che operò per molti anni nella città di Potenza di cui
l’illustre allievo fu Michele Forte. E ancora. L’intagliatore ligneo Gerardo
Salvati, che insegnò per molti anni presso l'Istituto Professionale Arti e
Mestieri “Antonio Busciolano” di Potenza; l’intagliatore ligneo Agostino
Diani che intagliò molti mobilii nelle case gentilizie di Potenza;
l’intagliatore Gerardo La Sala, specializzato negli arredi delle farmacie
che arricchiva con capitelli e colonne scannellate; il maestro del marmo
Michele Busciolano che, nel 1865, edificò proprio in questo luogo il
Tempietto dedicato a S. Gerardo; la bottega dei bravi maestri lapicidi
Basentini; il maestro lapicida Pasquale Manfredi, che operò attivamente
nelle chiese di Potenza e tanti altri che, all’epoca, rappresentavano un
patrimonio culturale al quale non è mai stato dato un adeguato sostegno
incentivante da chi ne aveva facoltà.
Una situazione questa che, nel tempo, ha
determinato la fine di queste botteghe tanto che oggi resta un vago ricordo
e, a questa vaga memoria, si contrappone la gloriosa bottega dei lapicidi
“Rispoli” che, alle soglie dei cento anni, sembra volerci far soffermare a
riflettere. |